BEN VENGANO LE COPPIE CHE TESTIMONIANO CON SEMPLICITA' E GIOIA LA BELLEZZA DI UNA VITA DI FEDE.
Caro Marco, ti scrivo in merito alla tua risposta alla lettera di una ragazza 34enne, fidanzata, sul tema dei rapporti prematrimoniali perché mi sento di aggiungere un aspetto molto importante: quello spirituale. Per esperienza personale e anche di coppie che io e mio marito seguiamo da tempo ho potuto constatare con incredibile chiarezza che il vivere rapporti prematrimoniali spegne il fuoco della ricerca vocazionale. Mi spiego: il fidanzamento è quel periodo particolare in cui non c’è solamente l’innamoramento tra i due ma anche il cercare di capire qual è la chiamata che Dio ha messo dentro al cuore di ciascuno; è un periodo faticoso ma se vissuto in profondità crea una base massiccia per un rapporto futuro profondo e forte. Se intervengono i rapporti prematrimoniali tutta l’attesa, la preparazione spirituale vengono meno. La luce che trasmettono le persone in ricerca è di una bellezza particolare e chi decide di aspettare per far crescere la parte spirituale della coppia sa cosa stava per perdere!
Arianna
Grazie Arianna per la tua bella lettera e per l’occasione che ci dai di riflettere insieme sulla parte “verticale” della vita di relazione. Una fede profonda, personale e di coppia, è il nutrimento spirituale che permette agli innamorati di progettare un futuro che va oltre i limiti della nostra ca- pacità di capire e ci dischiude ad orizzonti infiniti. Don Oreste, nel suo ultimo libro Nel cuore della famiglia ce lo ha spiegato con parole meravigliose.
La famiglia ha un modo tutto particolare per esprimerlo, nella ricerca della santità nelle relazioni, nell’aiutarsi vicen- devolmente, nel crescere i figli nella fede, nell’affrontare nel rapporto con Dio le crisi legate ai passaggi naturali della vita e i temporanei disaccordi che sono connaturali alla comunione di diversità.
Il fidanzamento è un tempo di grazia, e quindi molto delicato. Pone – come dici con saggezza – le basi per fondare il proprio rapporto sulla roccia. Che esempio meraviglioso sono i fidanzati che si conoscono e si innamorano all’interno dei gruppi parrocchiali, delle associazioni, delle comunità. In un mondo dove ci si sposa sempre meno e sempre più tardi, dove il problema principale sembra essere il colore delle piastrelle del bagno, immergere il proprio amore nella preghiera, nella dire- zione spirituale, nella formazione continua, è un grande dono.
Anche nelle prove che la vita inevitabilmente presenterà, vivranno la fiducia che – parafrasando il profeta Isaia – bril- lerà fra le tenebre la loro luce e per loro l’oscurità sarà come il meriggio.
I fidanzati di oggi non hanno bisogno di prediche né di persone che li giudicano. Come cristiani abbiamo la responsabilità di essere fedeli a ciò che abbiamo ricevuto in dono. Ben vengano quindi le coppie – come la tua – che testimoniano con semplicità e gioia la bellezza di una vita di fede.
Ben vengano le nuove coppie – e ce ne sono molte – che immerse nel mondo sanno essere sale e luce per chi le incontra. Attireranno sempre più giovani ad una vita di festa.