In famiglia ma soli.
Una famiglia apparentemente normale ed unita quella nella quale entriamo nel film Ricordati di me (Muccino, 2003). Ma il clima è di nevrotica e angosciante normalità. Perché? Perché Carlo, il padre, che voleva diventare uno scrittore, lavora per una società di assicurazioni; Giulia, sua moglie, è una professoressa di lettere che aspirava a diventare attrice; Paolo, il figlio, è il solito insicuro che non riesce a dichiararsi alla ragazza che gli piace; Valentina desidera diventare una velina ad ogni costo. Ognuno chiuso nel suo mondo in bilico tra la realtà e l’illusione. La situazione precipita quando Carlo incontra la sua vecchia fiamma. Da quel momento Giulia cadrà nella disperazione più totale. Molto intense le scene del conflitto coniugale che prorompe in primo piano mentre i due figli – annebbiati e confusi sullo sfondo – sono lasciati soli in balia delle loro intemperanze adolescenziali.
Una famiglia apparentemente normale ed unita quella nella quale entriamo nel film Ricordati di me (Muccino, 2003). Ma il clima è di nevrotica e angosciante normalità. Perché? Perché Carlo, il padre, che voleva diventare uno scrittore, lavora per una società di assicurazioni; Giulia, sua moglie, è una professoressa di lettere che aspirava a diventare attrice; Paolo, il figlio, è il solito insicuro che non riesce a dichiararsi alla ragazza che gli piace; Valentina desidera diventare una velina ad ogni costo. Ognuno chiuso nel suo mondo in bilico tra la realtà e l’illusione. La situazione precipita quando Carlo incontra la sua vecchia fiamma. Da quel momento Giulia cadrà nella disperazione più totale. Molto intense le scene del conflitto coniugale che prorompe in primo piano mentre i due figli – annebbiati e confusi sullo sfondo – sono lasciati soli in balia delle loro intemperanze adolescenziali.