NON CI SI PUO' BUTTARE A PESO MORTO SUL CONIUGE
Caro Marco, in famiglia stiamo passando un momento in cui siamo messi molto alla prova. Mia moglie, dopo parecchi anni che lavorava nell’attività di mia suocera, ha deciso di trovarsi un altro lavoro. Io l’ho incoraggiata, perché cerco di assecondare il suo bisogno di esprimersi in una professione che la gratifichi. Il problema è che in questo periodo, causa alcune incomprensioni nello studio tecnico nel quale lavoro, mi sto muovendo per mettermi in proprio con l’attività. Risultato: quando ci ritroviamo a sera, mia moglie mi vuole raccontare di quanto difficile è stato il rapporto con sua madre, ed io vorrei essere ascoltato (e consolato) per tutte le battaglie che ho dovuto affrontare in ufficio. Spesso succede che io comincio a parlare e lei mi interrompe per dirmi qualcosa. Allora mi blocco e non riesco più a parlare. «Dimmi tutto quello che devi dirmi e poi parlerò io», dico un po’ scocciato... Poi non sopporto che lei mi ascolti mentre fa altre cose o gioca con nostro figlio. Spesso andiamo a letto con il broncio. Che devo fare?
Andrea – Verona
Caro Andrea, c’è un esercizio che mi è capitato di proporre ad una coppia che mi diceva di incomprensioni come la vostra, e vi invito a svolgere.
In piedi mettetevi di fronte e appoggiatevi l’uno all’altro. Quando vi sentite in equilibrio tutti e due fate un passo indietro rimanendo appoggiati. Cercate di mantenere questa posizione per un minuto e concentratevi sulle sensazioni che provate. Come state?
Questa figura vi spiega bene che cosa succede quando nella coppia ci si appoggia l’uno all’altro. Il corpo è molto più eloquente di tanti ragionamenti.
Che cosa avete sentito? Che in una situazione di normalità appoggiarsi può essere piacevole, ma se le esigenze di equilibrio crescono, darsi peso contemporaneamente è fastidioso.
Che cosa fanno due persone sensate in una posizione scomoda? Cercano un nuovo equilibrio! Si staccano, si riavvicinano e cercano una posizione comoda per entrambi.
Andrea, non ci si può buttare a peso morto sul coniuge.
Fuor di metafora, rivedete con semplicità le aspettative reciproche che avete. Forse non siete maturati nella capacità di affidarvi all’altro stando sulle vostre gambe. È un rischio frequente che si corre nella coppia.
Uscite dalla pretesa di avere sempre soddisfatti i vostri bisogni, anche se sono legittimi, e crescerete nella capacità di relazionarvi da adulti.
Tornando alla posizione di prima, quando state per buttarvi uno sull’altro vedrei bene che ti spostassi e che lasciassi cadere tua moglie... in un bell’abbraccio. Hai già un’occasione per sentirti fiero di te.
Vedo già il suo sguardo grato. Adesso ti ascolterà più volentieri.
In piedi mettetevi di fronte e appoggiatevi l’uno all’altro. Quando vi sentite in equilibrio tutti e due fate un passo indietro rimanendo appoggiati. Cercate di mantenere questa posizione per un minuto e concentratevi sulle sensazioni che provate. Come state?
Questa figura vi spiega bene che cosa succede quando nella coppia ci si appoggia l’uno all’altro. Il corpo è molto più eloquente di tanti ragionamenti.
Che cosa avete sentito? Che in una situazione di normalità appoggiarsi può essere piacevole, ma se le esigenze di equilibrio crescono, darsi peso contemporaneamente è fastidioso.
Che cosa fanno due persone sensate in una posizione scomoda? Cercano un nuovo equilibrio! Si staccano, si riavvicinano e cercano una posizione comoda per entrambi.
Andrea, non ci si può buttare a peso morto sul coniuge.
Fuor di metafora, rivedete con semplicità le aspettative reciproche che avete. Forse non siete maturati nella capacità di affidarvi all’altro stando sulle vostre gambe. È un rischio frequente che si corre nella coppia.
Uscite dalla pretesa di avere sempre soddisfatti i vostri bisogni, anche se sono legittimi, e crescerete nella capacità di relazionarvi da adulti.
Tornando alla posizione di prima, quando state per buttarvi uno sull’altro vedrei bene che ti spostassi e che lasciassi cadere tua moglie... in un bell’abbraccio. Hai già un’occasione per sentirti fiero di te.
Vedo già il suo sguardo grato. Adesso ti ascolterà più volentieri.