CHE COS'E' PER TE UN RAPPORTO? L'ESPRESSIONE INEQUIVOCABILE CHE C'E' AMORE?
Carissimo Marco, ho 34 anni, sono fidanzata con un ragazzo con il quale abbiamo in mente di sposarci. Seguo un cammino di formazione cristiana e mi confronto con altre coppie di fidanzati. Il fatto dei rapporti prematrimoniali, che la Chiesa non li permetta, che don Oreste fosse così categorico, proprio non mi va giù. Molti portano argomentazioni, anche valide, ma io, e con me molti altri giovani che conosco, continuo a non essere convinta. Alcune mie amiche lo fanno senza darsi troppi problemi. Non mi paiono così disperate. Che ci sarà poi di così male? Un conto è che si dica cosa non fare a dei ragazzini di 14 anni, un conto alla nostra età... non ti pare?
Francesca
Francesca
«I rapporti prematrimoniali sono la tomba dell’amore». Don Oreste non aveva dubbi, e lo ha ribadito a chiare lettere anche nell’ultimo libro “Nel cuore della famiglia” che ti invito a leggere, magari con il tuo fidanzato. Capisco, Francesca, che possa dare un po’ fastidio una dichiarazione così netta ma, a fronte dei maestri del compromesso che su ogni argomento lasciano nella nebbia dell’inde- terminatezza, bisogna ammettere che può far piacere uno che dice con chiarezza quello che pensa. Hai un’età per cui non ti serve certo un altro che ti dica quello che devi fare. Cercherò solo di darti qualche spunto sul quale riflettere.
E allora, banalmente, che cos’è per te un “rapporto”?
È l’espressione inequivocabile che c’è amore? È l’apice di una relazione fisica che parte dalla stretta di mano, passa dal bacio più o meno profondo, arriva al coito? Una curiosità da soddisfare? Forse sono tutte queste cose messe insieme, forse ancora di più.
E per il tuo ragazzo? Il lasciarsi andare all’appagamento di un desiderio appas- sionato? Una prova d’amore? Potresti chiederglielo.
«Tutte belle cose. E allora perché non farlo? Perché non portarsi avanti?», chiedono molti a questo punto con un pizzico di ironia.
Perché, da un punto di vista psichico, c’è uno scollamento profondo tra il livello di maturità della vostra relazione di fidanzati e il livello di coinvolgimento nel quale un rapporto completo vi immerge. Più tecnicamente, l’atteggiamento fusionale tipico del fidanzamento non vi permetterebbe di riuscire a rimanere completamente voi stessi donandovi senza disperdervi nell’altro. Capacità che – si dice – in genere avviene dopo circa un paio di decenni con un partner stabile. Il rapporto, infatti, è un percorso di crescita e di affidamento reciproco, tanto più significativo quanto più la relazione è sancita e stabilizzata, pur nella limitatezza della nostra condizione umana.
«Perché non cominciare a fare sesso allora?», ti chiederai. «Perché non aspettare?», ti rispondo io, Francesca. Ricordati che il desiderio illumina l’orizzonte.
E allora, banalmente, che cos’è per te un “rapporto”?
È l’espressione inequivocabile che c’è amore? È l’apice di una relazione fisica che parte dalla stretta di mano, passa dal bacio più o meno profondo, arriva al coito? Una curiosità da soddisfare? Forse sono tutte queste cose messe insieme, forse ancora di più.
E per il tuo ragazzo? Il lasciarsi andare all’appagamento di un desiderio appas- sionato? Una prova d’amore? Potresti chiederglielo.
«Tutte belle cose. E allora perché non farlo? Perché non portarsi avanti?», chiedono molti a questo punto con un pizzico di ironia.
Perché, da un punto di vista psichico, c’è uno scollamento profondo tra il livello di maturità della vostra relazione di fidanzati e il livello di coinvolgimento nel quale un rapporto completo vi immerge. Più tecnicamente, l’atteggiamento fusionale tipico del fidanzamento non vi permetterebbe di riuscire a rimanere completamente voi stessi donandovi senza disperdervi nell’altro. Capacità che – si dice – in genere avviene dopo circa un paio di decenni con un partner stabile. Il rapporto, infatti, è un percorso di crescita e di affidamento reciproco, tanto più significativo quanto più la relazione è sancita e stabilizzata, pur nella limitatezza della nostra condizione umana.
«Perché non cominciare a fare sesso allora?», ti chiederai. «Perché non aspettare?», ti rispondo io, Francesca. Ricordati che il desiderio illumina l’orizzonte.