QUANDO USCIAMO PORTIAMO TUTTA LA RICCHEZZA DELLA NOSTRA FAMIGLIA
Sono sposata e ho un bambino di due anni; la nostra è una famiglia felice, condividiamo tutto e soprattutto decidiamo sempre tutti insieme come progettare la nostra vita familiare. Da qualche mese ho iniziato una scuola serale che mi impegna una sera a settimana e mio marito invece si dedica ad un’associazione di volontariato, sempre una sera la settimana. Abbiamo deciso, insieme, di non essere fuori casa la stessa sera per poter stare, ovviamente, con il bambino. Parlando di come ci siamo organizzati con una mia amica mi sono però sentita rispondere: «Siete sempre fuori e molto impegnati! Poi non c’è tempo per stare insieme e la gente divorzia!» Ed io, che già avevo dei sensi di colpa perché lascio la mia famiglia a casa per seguire una mia passione, ho avuto mille ripensamenti e mille dubbi. Premesso che mio marito ed io non ci facciamo mai pesare nulla, anzi, siamo felici delle attività l’uno dell’altra, dopo questa infelice osservazione sono un po’ perplessa. Saluti.
Simonetta dal Veneto
Tempo e spazio: sono le dimensioni nelle quali ognuno di noi vive, si relaziona, ama.
Quali i tempi e gli spazi del nostro prenderci cura, dell’ascoltarci, dell’accoglierci? Quali quelli del nostro proiettarci fuori le mura domestiche? Soprattutto oggi, che la vita familiare è sempre più complessa, dobbiamo dosare con intelligenza i nostri impegni e confrontarci continuamente, per evitare che diventino fughe e illusorio tentativo di appagamento personale a scapito del benessere familiare.
Tutti conosciamo famiglie nelle quali ogni impegno dell’uno è un mugugno dell’altro, ma non è questo il tuo caso. Conosciamo anche famiglie nelle quali ognuno va per la sua strada e nessuno ha nulla da ridire e ci chiediamo: ma sono famiglie? È necessario trovare un equilibrio, e dare agli impegni extrafamiliari la giusta collocazione.
Immagina la tua famiglia come un giardino. Nel giardino ci sono tante aiuole e ogni aiuola va curata. C’è l’aiuola tua personale, quella di tuo marito, quella di tuo figlio, quella della coppia, quella di voi insieme come famiglia. Se ne trascuri anche una sola, le erbacce che crescono infesteranno anche le altre.
Simonetta, quello a cui dovete fare attenzione non è la quantità di impegni che ognuno di voi si prende, ma il fatto che gli impegni siano bilanciati e condivisi. Qual è la giusta misura? Qui sta la difficoltà, perché non solo ognuno è diverso e ogni famiglia è a sé, ma la stessa famiglia – nel corso della vita – darà risposte differenti. Quando ci sono i bambini piccoli è più difficile uscire per motivi soprattutto pratici, quando invece sono più grandi è quasi una necessità buttarsi all’esterno e vivere una genitorialità sociale.
Gli impegni di ognuno coinvolgono tutti e, quando usciamo, si noterà quando portiamo dentro di noi la ricchezza di tutta la nostra famiglia. E che differenza!
Simonetta dal Veneto
Tempo e spazio: sono le dimensioni nelle quali ognuno di noi vive, si relaziona, ama.
Quali i tempi e gli spazi del nostro prenderci cura, dell’ascoltarci, dell’accoglierci? Quali quelli del nostro proiettarci fuori le mura domestiche? Soprattutto oggi, che la vita familiare è sempre più complessa, dobbiamo dosare con intelligenza i nostri impegni e confrontarci continuamente, per evitare che diventino fughe e illusorio tentativo di appagamento personale a scapito del benessere familiare.
Tutti conosciamo famiglie nelle quali ogni impegno dell’uno è un mugugno dell’altro, ma non è questo il tuo caso. Conosciamo anche famiglie nelle quali ognuno va per la sua strada e nessuno ha nulla da ridire e ci chiediamo: ma sono famiglie? È necessario trovare un equilibrio, e dare agli impegni extrafamiliari la giusta collocazione.
Immagina la tua famiglia come un giardino. Nel giardino ci sono tante aiuole e ogni aiuola va curata. C’è l’aiuola tua personale, quella di tuo marito, quella di tuo figlio, quella della coppia, quella di voi insieme come famiglia. Se ne trascuri anche una sola, le erbacce che crescono infesteranno anche le altre.
Simonetta, quello a cui dovete fare attenzione non è la quantità di impegni che ognuno di voi si prende, ma il fatto che gli impegni siano bilanciati e condivisi. Qual è la giusta misura? Qui sta la difficoltà, perché non solo ognuno è diverso e ogni famiglia è a sé, ma la stessa famiglia – nel corso della vita – darà risposte differenti. Quando ci sono i bambini piccoli è più difficile uscire per motivi soprattutto pratici, quando invece sono più grandi è quasi una necessità buttarsi all’esterno e vivere una genitorialità sociale.
Gli impegni di ognuno coinvolgono tutti e, quando usciamo, si noterà quando portiamo dentro di noi la ricchezza di tutta la nostra famiglia. E che differenza!